
Non sempre ricordo l’emozione provata osservando un paesaggio, ma per il lago Argentino è diverso, ricordo esattamente cosa ho provato quando ho visto per la prima volta questo lago ed i suoi ghiacciai.
Lo ricordo bene perché ho pianto. E non è difficile da spiegare, perché in realtà il motivo è di una semplicità banale: come fai a vedere un posto cosi e a rimanere impassibile? Ti commuove, ti cambia, ti coinvolge, non riesci a guardarlo e basta!

Il lago è un posto strano, mostra contemporaneamente il lato tenero e quello duro della Patagonia. La durezza dei ghiacciai è mitigata dalla presenza del bosco tutt’intorno e da altre piante isolate, incredibili piccoli arbusti che crescono nonostante il clima rude, il freddo, il vento, la neve.

Sabrina
Nessun commento:
Posta un commento